Emozioni pure quest’oggi ai giochi. Di quelle brucianti, che solo l’atletica sa suscitare. Nella batteria dei 5000 metri per la qualificazione alla finale, abbiamo assistito a una di quelle gare che ti fanno alzare dalla poltrona con la pelle d’oca sulle braccia. Immensa Battocletti, alla sua prima olimpiade. Nadia ha scelto di galleggiare tra la sesta e l’ottava posizione, rimanendo però sempre ben attaccata al gruppo. Forse è stata lievemente sorpresa, per qualche istante, dalla prima accelerazione di testa, tra i mille e i cinquecento metri, dando l’impressione di aver perso il treno per un pelo. Probabilmente la sua strategia prevedeva qualcosa di leggermente diverso da parte delle avversarie. Ma si è subito ricomposta, colmando velocemente le distanze e dimostrando una freschezza fisica e una forma mentale esaltanti. Poi, lo scatto finale: si allargava per uscire dal traffico e piazzava una progressione clamorosa, bruciando tre avversarie in un battito di ciglia e arrivando a ridosso della coppia di testa in accelerazione massima. Se ci fossero stati altri dieci metri a disposizione, avrebbe tagliato il traguardo per prima. Un terzo posto pazzesco in 14:55:83 (primato personale) che ci fa sognare per la finale. Onore anche a Yeman Crippa che, nei 10000 (a prescindere dall’undicesimo posto finale), ha dato davvero tutto quello che poteva.